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24 Aprile 2024 04:41
24 Aprile 2024 04:41

Protezione civile: “Temiamo bilancio peggiore dell’Aquila”. 250 le vittime accertate tra cui molti bambini.

Impegnati nei soccorsi oltre 4000 persone, mentre lo sciame sismico è continuato fino all'alba: 460 le scosse, la più forte del 4,5. Pessimista il del capo della protezione civile ed il governatore del Lazio Zingaretti : "E' possibile che il numero dei morti aumenti ancora". Centinaia i feriti. Si teme per circa trentadue persone che si trovavano nell'hotel Roma ad Amatrice. Tre corpi estratti dalle macerie dell'istituto delle suore di Amatrice.

Un’altra notte di terrore, angoscia  e disperazione nell’area dove mercoledì notte un terremoto del 6° grado ha letteralmente devastato cittadine e paesi nel centro Italia, causando 247 morti, tra cui molti bambini, ed il numero è destinato ad aumentare, mentre i soccorritori continuano ad estrarre corpi dalle macerie degli stabili crollati o squarciati. Poche le speranze di estrarre qualcuno ancora in vita. Centinaia di feriti: attualmente in  sono 274, mentre è difficile tenere il conto di quelli non ricoverati come ha riferito alla stampa la responsabile dell’ufficio emergenze della protezione civile Titti Postiglione. “Siamo vicini alle cifre delle vittime dell’Aquila“, ha detto il Capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. “Temo che le vittime aumenteranno anche nella giornata di oggi, e non di poco“, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti presente sul posto.

CdG vigili del fuoco al lavoro

Dopo l’interruzione notturna decisa per il pericolo di nuovi crolli, questa mattina all’alba sono riprese le ricerche sia ad Amatrice che nelle altre frazioni colpite dal sisma. Le speranze di trovare altri superstiti, però, vanno affievolendosi di ora in ora. Si è invece continuato a scavare tutta la notte tra le macerie dell’istituto delle suore, proprio all’inizio del corso di Amatrice. “Sono state tirate fuori tre persone, stiamo cercando una quarta“, racconta Marco Piergallini, dei Vigili del Fuoco di Roma, sul posto insieme agli altri soccorritori e alle unità cinofile

Letteralmente rase al suolo dalle scosse sismiche  le cittadine di Accumoli , Amatrice e Pescara del Tronto. La prima scossa, fortissima, è avvenuta alle 3.34 nella notte di mercoledì, le altre pur se di intensità minore ripetutesi sino all’alba sono state sempre devastanti ed  i successivi scossoni hanno continuato a gettare nel panico la popolazione. Sono state registrate fino alle 7 di questa mattina 460 scosse; solo 2 di loro hanno superato il livello 5 di magnitudo, una è la scossa principale. Delle scosse sono state avvertite anche a Roma. Adesso si teme che il numero delle vittime possa superare quello del tragico terremoto dell’Aquila del 2009 che causò 309 morti. “Ci auguriamo che non avvenga, ma in tal caso dobbiamo essere pronti. Se dovesse accadere non rimarremo sorpresi. Però speriamo non avvenga “, ha aggiunto Fabrizio Curcio il capo dipartimento della Protezione civile .

Le cittadine più colpite sono state Amatrice, insieme a Pescara del Tronto . Attualmente si teme per la sorte per le persone che erano ospitate nell’Hotel Roma come ha detto a Radio Cusano Campus il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: “Sono riuscito a parlare a mezzanotte con i proprietari, che erano in ospedale, e alla fine è emerso che all’Hotel Roma alloggiavano 32 persone, non 80 come si pensava all’inizio. Ne hanno tirate fuori 4, ora potrebbero essercene altri 2. Il resto o sono morti o sono feriti”. Il sindaco di Arquata  Aleandro Petrucci ha reso noto che  “Al momento si stanno cercando due persone sotto le macerie ad Arquata centro e ci hanno segnalato anche una coppia che dovrebbe trovarsi sotto una casa che è completamente crollata a Pescara del Tronto, ma purtroppo i cani molecolari non fiutano la presenza di persone in vita“.

Altri dispersi si registrano nelle diverse località colpite dal sisma, soprattutto in quelle frazioni che sono state raggiunte dai soccorsi con gran fatica e che in questi giorni erano frequentate molto da turisti alcuni dei quali tornati a trovare parenti e amici. Secondo quanto riferiscono i soccorritori, due  risultano certamente ad Arquata, nella cui frazione a Pescara del Tronto, già da alcune ore i cani “molecolari”, addestrati a cercare tracce di superstiti, non segnalano più la presenza di sopravvissuti.

Comunicato della Questura di Rieti: nessun episodio di sciacallaggio  Con riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa in merito a presunti episodi di sciacallaggio, che sarebbero avvenuti presso i centri interessati dall’evento sismico, la Questura di Rieti ha precisato che quanto in essi segnalato è privo di ogni fondamento. I servizi di vigilanza, specificamente finalizzati al contrasto di possibili episodi di sciacallaggio, sono stati infatti attuati sin dai primi istanti con personale delle forze dell’ordine, e poi rafforzati nelle ore serali e notturne con l’arrivo dei reparti organici. Allo stato, sentite anche le altre forze di polizia, non risulta alcun episodio di illegittima introduzione di persone nelle abitazioni evacuate, tantomeno di furti perpetrati, spiega la Questura con un comunicato ufficiale.

CdF Facebook terremoto

Mark Zuckerberg fondatore di Facebook  esprime il suo cordoglio e annuncia: “Lunedì verrò in Italia“. Lo ha annunciato nel tardo pomeriggio di ieri su social inventato da lui, ricevendo in pochissimo tempo quasi 3 mila commenti.  “Sarebbe meraviglioso se potessi dare un segno, qui in Italia, per aiutare i terremotati. Hanno perso tutto. Soldi, dichiarazioni, qualunque cosa per poterli aiutare” è la richiesta lanciata da un utente di Facebook, Marcello a uno degli uomini più ricchi del mondo, ma che ha dato prova di grande solidarietà in passato. Il patron di Facebook si dice ansioso di atterrare sul suolo italiano, un Paese la cui sofferenza legata al terremoto del 24 agosto ha fatto il giro del mondo, commuovendo chiunque.  “Non vedo l’ora di passare un po’ di tempo con la nostra comunità italiana dopo il terremoto che la scorsa notte ha colpito il Centro Italia. So che si tratta di un momento difficile per chi ha perso le case e i propri cari” ha scritto Mr. Facebook in un post, dimostrando di tenersi informato sulle conseguenze del terribile sisma che ha scosso Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto.

Schermata 2016-08-25 alle 17.54.16Storie di profonda solidarietà.  Davanti a tragedie come quella che ha messo in ginocchio i comuni di Amatrice,Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto vengono portate alla luce, oltre ai superstiti, anche Come riportato ai microfoni di Rai News 24 da Paolo Bernabucci, venti ragazzi – attualmente residenti nel GUS (Gruppo Umana Solidarietà) di Monteprandone (nella Marche) e in attesa che la loro richiesta di asilo venga approvata – sono partiti  per raggiungere Amandola, uno dei centri abitati colpiti dal sisma . A prestare il proprio soccorso ai vigili del fuoco e agli operatori del 118 che in queste ore stanno tentando di estrarre vive dalla macerie più persone possibili ci saranno infatti anche dei richiedenti asilo, che vogliono mostrare così la loro gratitudine verso la terra che li ospita.  I 20 ragazzi sono in prevalenza di origine nordafricana e si sono offerti come volontari, chiedendo il permesso di partire proprio a Bernabucci, responsabile del centro. “Sono stati i richiedenti asilo a chiedere di poter dare una mano in questo momento tragico per la Regione Marche che li ospita“. I profughi presteranno il loro soccorso alla Protezione Civile di Amandola, paese che dista 60 chilometri Monteprandone. Amandola, pur non riportando i gravissimi danni di Amatrice, Arquata, Accumoli e Pescara del Tronto, ha comunque subito diversi crolli e l’evacuazione della locale struttura ospedaliera.

Anche i 75 richiedenti asilo beneficiari del progetto Sprar di Gioiosa Ionica (in provincia di Reggio Calabria) hanno tentato di fare del loro meglio per gli sfollati delle zone terremotate, donando ad essi il pocket money, ossia la somma garantita loro per le spese personali. L’annuncio è arrivato direttamente dal coordinatore del progetto, Giovanni Maiolo. A volte basta davvero poco per aiutare chi è in difficoltà.

(notizia in aggiornamento)

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