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19 Aprile 2024 21:40
19 Aprile 2024 21:40

Omicidio Sarah Scazzi : in 12 a processo per depistaggi

Fra gli imputati compare il padre di Sabrina, Michele Misseri, (zio di Sarah) già condannato a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere, il quale dovrò rispondere di autocalunnia perché secondo i giudici si autoaccusò dell'omicidio di Sarah.

 Il Giudice per le Udienze Preliminari dr.ssa Vilma Gilli  del Tribunale di Taranto ha rinviato a giudizio 12 imputati accusati a vario titolo di falsa testimonianza, false informazioni al pubblico ministero, calunnia e autocalunnia nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Sarah Scazzi, la giovane ragazza 15enne di Avetrana che venne uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010.   Il processo è stato fissato per il prossimo 3 aprile dinanzi al giudice monocratico Fulvia Misserini, la quale però dovrà astenersi in quanto giudice a latere della Corte d’assise nel processo di primo grado per l’omicidio della povera ragazza 15enne di Avetrana.

Risponde di false informazioni al pm e falsa testimonianza alla Corte d’Assise Ivano Russo, il giovane di Avetrana che sarebbe stato conteso da Sabrina Misseri condannata con sua madre Cosima Serrano all’ergastolo per l’omicidio ) e la cugina Sarah. Sono contestati i reati di falsa testimonianza e false informazioni al pubblico ministero anche a sua madre Elena Baldari, al fratello Claudio Russo ed alla fidanzata (all’epoca dei fatti)  Antonietta Genovino. Tra gli altri imputati compare il padre di Sabrina, Michele Misseri, (zio di Sarah) già condannato a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere,  il quale dovrò rispondere di autocalunnia perché secondo i giudici si autoaccusò dell’omicidio di Sarah.

Gli altri imputati sono Maurizio Misseri, figlio di Carmine Misseri  il quale dovrà rispondere del reato di falsa testimonianza, come ad Anna Lucia Pichierri, la moglie di Carmine Misseri ed Anna Scredo, cognata del fioraio Giovanni Buccolieri ed Alessio Pisello .  L’imprenditore Alessio Pisello oltre al reato di falsa testimonianza dovrà rispondere anche di “calunnia” nei confronti dei Carabinieri), così come Dora Serrano,la sorella di Concetta e Cosima che rispondono anche di false informazioni al pubblico ministero, e l’ altro fratello di Concetta (madre di Sarah) e Cosima,  Giuseppe Serrano, che verrà processato per il reato di calunnia contro i Carabinieri e falsa testimonianza.

 

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