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25 Aprile 2024 12:00
25 Aprile 2024 12:00

Maxi sequestro dei Nas integratori dopanti. Indagini in palestre e negozi in Romagna e Puglia

Schermata 2016-01-20 alle 08.47.22I Carabinieri del Nas di Bologna, con la collaborazione dei colleghi di Taranto, hanno sequestrato 3.700 confezioni di farmaci dopanti, a base di clomifene, dal valore di 200mila euro, e denunciato due persone per commercio di sostanze alimentari nocive e commercio illegale di sostanze farmacologicamente attive. Si tratta di un 48enne della provincia di Taranto, accusato di essere l’importatore delle sostanze e di un 43enne riminese di origine polacca.

L’indagine, avviata su iniziativa della procura di Rimini, è partita per esaminare palestre e negozi di integratori delle province di Rimini, Forlì-Cesena e Taranto, per cercare integratori  importati dalla Polonia, contenenti sostanze medicinali dopanti.    Il blitz è scattato nella giornata del 18 dicembre con i militari dell’Arma che hanno eseguito una serie di decreti di perquisizione emessi dal sostituto Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale di Rimini, dr. Paolo Gengarelli in palestre e rivendite di integratori alimentari a Rimini, Cesena e Taranto.

„L’inchiesta era partita lo scorso giugno, in occasione dell’ultima edizione di Rimini Wellness, quando i Carabinieri del Nas avevano pizzicato in uno stand espositivo, gestito da un 43enne di origine polacca, integratori alimentari non notificati al Ministero della Salute e contenenti sostanze non ammesse. Gli integratori, immediatamente sequestrati, sono poi stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità per la determinazione dei componenti facendo emergere la presenza di sostanze illegali. Nello specifico, nei barattoli sequestrati è stato trovato “clomifene”, principio attivo farmacologico, ed è stata informata la Procura della Repubblica di Rimini che ha emesso i relativi decreti di perquisizione e sequestro  sull’intero territorio nazionale.

L’ operazione si è conclusa con il sequestro di oltre 3700 confezioni di integratori, , e con la denuncia a piede libero di un 43enne di origine polacca residente a Rimini e di un 48enne della provincia di Taranto.

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