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29 Marzo 2024 09:45
29 Marzo 2024 09:45

La Guardia di Finanza festeggia a Taranto il suo anniversario

Il bilancio del lavoro delle Fiamme Gialle guidate dal Comandante Provinciale Col. Gianfranco Lucignano svolto nel periodo gennaio 2018 - maggio 2019 in cui è stata intensificata l’attività di contrasto ai gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.

TARANTO – Celebrato anche a Taranto il 245° Anniversario di fondazione del Corpo, costituendo un momento di riflessione, in cui è stato fatto un bilancio del lavoro delle Fiamme Gialle guidate dal Comandante Provinciale Col. Gianfranco Lucignano svolto nel periodo gennaio 2018 – maggio 2019 in cui è stata intensificata l’attività di contrasto ai gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.

Alla cerimonia svoltasi presso la Caserma “Brigadiere Lorenzo Greco M.A.V.M” hanno partecipato le massime Autorità Civili e Militari del capoluogo jonico, una rappresentanza di Finanzieri in servizio e quelli in congedo della sezione jonica dell’ A.N.F.I.

Sono stati eseguiti interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, queste ultime eseguite con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI            .

Sono stati riscontrati 185 reati fiscali (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) e denunciate 172 persone. Ammontano a 118 le indagini delegate dalla magistratura e a 73 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate. Le misure patrimoniali eseguite ammontano a 12 milioni di euro.

Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 73  “furbetti” sconosciuti al Fisco (cioè evasori totali), che avevano evaso complessivamente 34 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 93 datori di lavoro per aver impiegato 278 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano complessivamente a 80 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato al sequestro di 59 tonnellate di carburante oggetto di frode, cui si aggiunge un consumato in frode di 66.500 tonnellate.

A tal riguardo, è di tutta evidenza l’operazione denominata “ORO BLU”, con la quale è stata individuata una consolidata organizzazione criminale operante nel territorio jonico, la quale acquisiva la disponibilità di ingenti quantitativi di gasolio agricolo, proveniente da vari depositi ubicati, oltre che in provincia di Taranto, anche nelle regioni Campania e Lazio, utilizzando falsa documentazione dalla quale risultava che il prodotto era destinato a soggetti legittimati a riceverlo.

In realtà, il prodotto finiva sul “mercato nero” alimentato dalla incessante domanda di gasolio che i vertici dell’associazione delinquenziale ricevevano da un consistente bacino di clienti.

Sono state tratte in arresto complessivamente 6 persone, con la denunzia a piede libero di altre 82 persone tra intermediari di commercio nel settore dei prodotti petroliferi e autotrasportatori.

Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 249 con 94 violazioni rilevate; sono, invece, 5 le indagini di polizia giudiziaria concluse nello stesso comparto.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA.

L’attività contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è particolarmente strategico: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico provinciale.

1.083 sono stati gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, ai quali si aggiungono 117 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 32 deleghe svolte con la Sezione Giurisdizionale per la Puglia della Corte dei Conti di Bari.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale, comunitario e locale sono state pari a 29 milioni di euro, mentre si attestano intorno ai 2,5 milioni quelle nel comparto della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 523.

Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per oltre 11 milioni di euro, a carico di 127 soggetti.

I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 60% e al 78%. Nel caso dei ticket sanitari è stata sviluppata una specifica analisi di rischio in grado di evidenziare i nominativi di beneficiari già caratterizzati da elevati indici di anomalia.

Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato di 14 milioni di euro; contestualmente, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a 26 milioni di euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 32, di cui 7 tratte in arresto.

In tale ambito è stata eseguita una importante operazione denominata T. REX, ( ribattezzata “Monnezzopoli“dal nostro giornale n.d.r.) all’esito della quale sono state tratte in arresto 7 persone, fra i quali Martino Tamburrano ex-presidente della Provincia di Taranto, per i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti.

Le indagini hanno riguardato l’iter amministrativo per la concessione dell’autorizzazione all’ampliamento di una discarica sita in agro di Grottaglie (TA), operante nel settore dello smaltimento di rifiuti, dalla cui gestione sono stati tratti notevoli vantaggi economici anche attraverso atti corruttivi. Operazione per la quale le indagini della magistratura sono tuttora in corso.

In questa prospettiva, l’azione dei Reparti della Guardia di Finanza è in pieno svolgimento per disvelare condotte illecite, sprechi di fondi e risorse pubbliche, fenomeni corruttivi e di disonestà nei riguardi della Pubblica Amministrazione, attraverso interventi mirati e indagini di polizia giudiziaria.

 

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA  

Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, le attività ispettive sono state condotte con lo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità.

In quest’ottica, si è proceduto nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”) e del monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio provinciale.

Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 137 soggetti; ammonta, invece, a oltre 48 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di 39 milioni e di 7 milioni di euro.

Tali misure ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, conseguenti ad accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria e fallimentare.

Inoltre, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con la Prefettura di Taranto, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 1.280 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalla citata Prefettura, riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si basa nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

Tali attività si sono concretizzate nello sviluppo di 13 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 33 persone per il reato di riciclaggio, il cui valore accertato si è attestato a 7 milioni di euro. Sul fronte della prevenzione, sono state analizzate 352 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 202 sottoposte a più approfondite indagini.

Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico-imprenditoriale, ulteriore priorità è stata data alla repressione dei reati fallimentari, nonché dei fenomeni usurari, di abusivismo bancario e finanziario.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati sequestrati beni per un valore pari a 2 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di 30 milioni di euro. Inoltre sono tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 28 milioni di euro.

In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi tarantini hanno eseguito 291 interventi e sequestrato 1 milione di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri nonché rilevanti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.

CONTROLLO DEL TERRITORIO, CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI                         

In tale comparto particolarmente attiva ed incisiva è stata l’attività dei Reparti del Comando Provinciale di Taranto nei settori della tutela dell’ambiente e del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti.

Nel settore dell’ambiente, di particolare rilievo è da considerare l’operazione denominata LEUCASPIDE, con la quale sono stati sottoposti a sequestro preventivo alcuni siti ubicati al confine nord dello stabilimento siderurgico di Taranto che ricadono in agro dei comuni di Taranto (nelle adiacenze della Cava Mater Gratiae) e di Statte (Gravina Leucaspide), per una superficie complessiva pari a circa 530.000 metri quadrati.

L’attività investigativa ha consentito di individuare nelle suindicate aree circa 5 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi e non pericolosi di origine industriale, in cumuli dell’altezza di oltre 30 metri sopra il piano campagna. Sono indagate 9 persone per i reati di disastro ambientale doloso, distruzione e deturpamento di risorse naturali, danneggiamento, getto pericoloso di cose e mancata bonifica dei siti inquinati.

Nel settore degli stupefacenti sono state complessivamente sequestrate 1,7 tonnellate delle medesime sostanze, con la denunzia all’Autorità Giudiziaria di 105 persone, 27 delle quali in stato arresto. 348 sono state le persone segnalate al Prefetto in qualità di assuntori di stupefacenti.

In un intervento in tale settore, è stata individuata e sequestrata una delle più imponenti coltivazioni di marijuana mai rinvenute in Puglia, ubicata in agro di Castellaneta (TA) e di estensione pari a circa 7.000 metri quadrati, sulla quale erano state impiantate, in maniera altamente professionale, 14.000 piante di Cannabis, connotate da considerevoli infiorescenze, a notevole vantaggio del tenore complessivo del principio attivo, di elevata natura stupefacente.

Sono state tratte in arresto 6 persone. Dalle piante sequestrate si sarebbero potute ricavare circa 7 milioni di dosi, fruttando così all’organizzazione guadagni per oltre 10 milioni di euro.

Inoltre, sempre nel settore della droga, sono state eseguite 4 rilevanti operazioni nei confronti di 51 punti vendita (ubicati nella provincia di Taranto e nelle regioni Campania, Calabria, Lazio e Lombardia) che commercializzavano derivati della canapa sativa (cd. “Cannabis Light”), contenenti il principio attivo “THC” superiore allo 0,5%, in violazione della normativa sugli stupefacenti, e quindi nocivo per la salute umana.

All’esito di detta operazione sono stati sequestrati 1 tonnellata e 632 Kilogrammi di infiorescenze di canapa, 121 litri di liquido e 16 Kilogrammi di prodotti alimentari. 54 persone sono state denunziate all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’art. 73 del D.P.R. 309/90.

LE OPERAZIONI DI SOCCORSO E IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA                                                                                                      

In aggiunta ai tre obiettivi strategici di natura operativa, ovvero il contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica ed alla criminalità economico finanziaria, è stato perseguito un ulteriore obiettivo “strutturale”: il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

In tale ambito, importante apporto è stato assicurato dall’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (A.T.P.I.), i cosiddetti “Baschi Verdi”, i quali, grazie al loro particolare addestramento e la conoscenza delle migliori tecniche di polizia, si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo.

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