La Ladisa era una delle aziende candidate all’ aggiudicazione del mega-appalto per le mense ospedaliere del valore complessivo di 260 milioni di euro , successivamente bloccato e provvisoriamente sostituito con gare ponte delle singole Asl. Non è un caso che nel decreto di perquisizione eseguito lo scorso 9 aprile, la Procura della Repubblica avesse dato ampio mandato alle Fiamme Gialle di cercare in casa di Vito Ladisa e nella sede aziendale anche documenti relativi “ai procedimenti amministrativi svolti o in corso di svolgimento e all’emissione, da parte della Regione, anche di finanziamenti e contributi“. Pochi mesi dopo la campagna per le primarie del Pd, grazie a una delibera della giunta regionale approvata su proposta del presidente il 5 aprile 2018 arrivarono all’azienda non pochi contributi e finanziamenti.