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19 Aprile 2024 20:35
19 Aprile 2024 20:35

Incredibile ma vero ! Il Consiglio disciplina campano archivia Luigi Di Maio. Dopo assoluzione della Raggi aveva dato degli “sciacalli” ai cronisti

La motivazione, a nostro parere vergognosa ed inaccettabile per la tutela della nostra professione : "Si è espresso come parlamentare e non in quanto giornalista". Come non vergognarsi di questa decisione adottata in ginocchio dinnanzi all'arroganza del potere politico espressadall' attuale Governo ?

ROMA – Il Consiglio di Disciplina Territoriale dell’ Ordine dei Giornalisti della Campania ha deliberato l’archiviazione del procedimento nei confronti di Luigi Di Maio, aperto dopo le sue dichiarazioni in seguito all’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi: “La sua condotta è riconducibile non al giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti, ma al suo ruolo di parlamentare così come evidenziato dall’avvocato Maurizio Lojacono che lo ha rappresentato“.

In poche parole il Consiglio di disciplina campano si è ginuflesso ed ha accolto la tesi del legale di Di Maio, ritenendo quindi di non essere competente ad esprimersi. L’istruttoria era stata avviata a novembre, dopo il clamore e le proteste suscitate dalle dichiarazioni del vicepremier dopo l’assoluzione di Virginia Raggi: “Il peggio in questa vicenda – aveva dichiarato Di Maiolo hanno dato la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, corrotti intellettualmente e moralmente“. Da qui il deferimento al Consiglio di disciplina per Di Maio, iscritto come pubblicista all’Ordine della Campania.

Nelle scorse settimane era stato convocato dal Consiglio lo stesso Di Maio che, impegnato all’estero, aveva inviato una memoria tramite il suo legale. “Le parole usate da Di Maio – ha affermato l’avvocato Maurizio Lojacononon erano rivolte a tutta la categoria dei giornalisti ma a coloro che fanno un uso politico della cassa di risonanza offerta dalla stampa. Comunque si esprimeva nel suo ruolo di uomo politico, non di giornalista“.

La decisione del collegio disciplina territoriale della Campania, crea un vergognoso precedente nel nostro ordinamento professionale. Ad un qualsiasi iscritto all’ Ordine basta quindi essere eletto in parlamento per poter definire ed appellare pubblicamente ” infimi sciacalli, corrotti intellettualmente e moralmente” la nostra categoria. Come non vergognarsi di questa decisione adottata in ginocchio dinnanzi all’arroganza del potere politico espressa dall’ attuale Governo ?

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