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29 Marzo 2024 06:23
29 Marzo 2024 06:23

Giocatori del Taranto colpiti con una cazzottiera nell’intervallo della partita contro il Picerno

Il Taranto in serata con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito ha smentito il racconto fantasioso diffuso dalla società del Picerno in merito agli accadimenti dello stadio "Curcio", definendo la ricostruzione dei fatti ad opera della società lucana "assolutamente fuorviante, mendace e priva di ogni fondamento oltre che protesa a nascondere responsabilità evidenti e palesi". La ricostruzione dei fatti dei Carabinieri.

ROMA – Alla squadra di calcio  del Picerno che milita nel girone H della serie D ieri bastava un punto per avere la certezza matematica della promozione in Lega Pro. Un risultato incredibile per questa squadra di calcio di una cittadina in provincia di Potenza,  che ha appena 6.000 abitanti, finanziata da Donato Curcio un conterraneo che ha fatto fortuna negli Stati Uniti ove risiede. Ed invece, hanno organizzato una vera e propria aggressione ai danni di tre giocatori del Taranto nell’intervallo della gara giocata in Basilicata ieri pomeriggio.

Favetta, Croce e Manzo sono stati colpiti con delle cazzottiere tirapugni da tre persone dello staff che indossavano le pettorine da steward, mentre i giocatori rientravano negli spogliatoi dopo il primo tempo con il risultato fermo sullo 0-0. I tre calciatori sono stati poi trasportati all’ospedale di Potenza per accertamenti dove sono stati refertati con 15-20 giorni di guarigione a testa. I Carabinieri presenti allo stadio per il servizio di ordine pubblico hanno fermato e portato in caserma per accertamenti tre steward assunti dal Picerno, rivelatisi pregiudicati campani, due di Salerno(NA) ed uno di Napoli, residente a Battipaglia  che vengono ritenuti essere i responsabile dell’aggressione fisica ai danni dei giocatori tarantini.

I tre individui, incredibilmente con precedenti penali, sono stati perquisiti dai Carabinieri e trovati in possesso di cazzottiere ed un bastone sfollagente metallico, vietati e ritenuti per legge armi improprie. A seguito di tutto i tre pregiudicati campani ciò sono stati denunciati a piede libero con proposta di Daspo nei loro confronti.

La partita è poi ripresa con il Taranto in inferiorità numerica per l’espulsione di Croce che  sopraggiungeva in soccorso dei due compagni di squadra Favetta e Manzo, e si è trovato coinvolto nel parapiglia, rimediando nel contempo un altro duro colpo, e l’arbitro Delrio (figlio dell’ ex-ministro) è stato tratto in inganno ritenendo che il calciatore del Taranto volesse aggredire un giocatore avversario.

Nello stadio di Picerno che ha una capienza di 1.000 spettatori, erano presenti anche 150 tifosi al seguito della squadra del Taranto , ma non vi è stato alcun problema di ordine pubblico, grazie anche alla puntuale presenza allo stadio dei Carabinieri della locazione Stazione,  come ci ha confermato il Col. Antonio Albanese, comandante provinciale dell’ Arma dei Carabinieri di Potenza.

Il Taranto in serata con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito ha smentito il racconto fantasioso diffuso dalla società del Picerno in merito agli accadimenti dello stadio “Donato Curcio”, definendo la ricostruzione dei fatti ad opera della società lucana “assolutamente fuorviante, mendace e priva di ogni fondamento oltre che protesa a nascondere responsabilità evidenti e palesi“. Ed infatti i fatti accaduti accertati dai Carabinieri sembrano smentire nella maniera assoluta le ridicole giustificazioni della dirigenza del Picerno. Allo stadio era presente anche un commissario di campo inviato dalla Lega Nazionale Dilettanti.

Tutti e tre i giocatori sono stati immediatamente trasportati presso l’ospedale di Potenza con lesioni varie alla nuca e al collo per Favetta e Manzo, ed allo zigomo per Croce ed in evidente stato di shock. Sono stati poi dimessi nella tarda serata con una prognosi di guarigione per due calciatori del Taranto di 10 giorni e per uno di 6. Il tutto è ampiamente documentato dall’intervento dei carabinieri che hanno provveduto a mettere nello stato di fermo gli autori della vile aggressione. La società Taranto FC 1927, che ha sempre manifestato grande ospitalità e fair play nei confronti delle squadre avversarie ospiti allo Stadio Jacovone di Taranto, continua il comunicato “non può in nessuna maniera assecondare un comportamento così intollerabile e censurabile, nonché eticamente lesivo dei propri diritti e della propria immagine. Pertanto, annuncia di aver inoltrato ricorso, al fine di farsi riconoscere quanto è doveroso aspettarsi. Lo 0 a 0 maturato sul campo passa giocoforza in secondo piano“.

Quanto accaduto ieri a Picerno non può e non deve passare impunitamente sotto gli occhi degli sportivi e c’è da augurarsi che la Federazione Italiana Gioco Calcio intervenga pesantemente, e sopratutto immediatamente, come previsto dalle carte federali. La città di Taranto è stanca di subire soprusi ed errori federali, con punizioni comminate dopo mesi. Come si possono tacere delle evidenti responsabilità oggettive del Picerno che ha ingaggiato come steward dei pregiudicati campani ?

Sarebbe interessante sapere anche cosa ne pensa il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, il Sen. Cosimo Sibilia, che è anche vice presidente vicario della Federcalcio .

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