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19 Aprile 2024 00:33
19 Aprile 2024 00:33

Ex Ilva Genova al Ministero del Lavoro firmato rinnovo lavori di pubblica utilità

Firmato l'accordo al Ministero del Lavoro, che garantirà l'integrazione al reddito ai 280 operai in cassa integrazione. L' accordo  siglato oggi pomeriggio al ministero era stato  sollecitato a gran voce dagli stessi lavoratori la settimana scorsa con l'occupazione del Consiglio Regionale della Liguria.

ROMA – Tenuto conto dell’esigenza di assicurare ai lavoratori di ILVA in Amministrazione Straordinaria, attualmente collocati in cassa integrazione, il coinvolgimento in lavori di Pubblica Utilità (LPU), i rappresentanti di Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico hanno confermato, oggi a Roma presso il Ministero del Lavoro alla presenza di esponenti di Regione Liguria, Comune di Genova e sindacati, l’impegno del Governo per la prosecuzione di interventi di pubblica utilità, in continuità con quanto realizzato negli anni precedenti e in relazione al periodo di CIGS attualmente autorizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e coerentemente con quanto stabilito nell’Accordo di Programma del 29 novembre 1999.

L’ accordo  firmato oggi pomeriggio al Ministero del Lavoro era stato  sollecitato a gran voce dagli stessi lavoratori la settimana scorsa con l’occupazione del Consiglio Regionale della Liguria. Impegno quindi  da parte del Governo anche a rifinanziare SpC-Società per Cornigliano, nata per la riqualificazione del quartiere dopo la chiusura delle lavorazioni a caldo e da cui al momento erano state sottratte le risorse per finanziare i lavori di pubblica utilità. “E’ andata bene ma, come sempre, per arrivarci abbiamo dovuto alzare la voce” conclude Manganaro  .

“Da oggi, l’accordo sui lavori di pubblica utilità è legato strettamente alla prosecuzione della cassa integrazione – ha commentato all’agenzia giornalistica Dire, Bruno Manganaro il segretario della Fiom-Cgil Genova o comunque, degli ammortizzatori sociali, come previsti dagli accordi per Ilva in Amministrazione Straordinaria, sulla base dell’accordo di programma del 2005 . La cassa integrazione dovrebbe scadere il 2 gennaio, ma il Ministero oggi ci ha spiegato che per loro si rinnova automaticamente. E, da oggi, – aggiunge il sindacalista-  di conseguenza anche i lavori di pubblica utilità“.

Con l’accordo di oggi, inoltre, la Regione Liguria e il Comune di Genova si impegnano ad attivare, attraverso la SpC progetti di pubblica utilità per i lavoratori ancora collocati in Ilva in as, che in un anno sono scesi da 470 a 280. a decorrere da domani, 1° ottobre 2019.

A tal fine potranno essere utilizzate le risorse finanziarie già disponibili, con l’impegno del Governo ad individuare le risorse integrative. Per 280 metalmeccanici, viene garantito quindi un 10% aggiuntivo di stipendio, rispetto al 70% assicurato dagli ammortizzatori sociali, in cambio di alcune opere individuate da comune e regione. Altra notizia positiva è che, d’ora in poi, i rinnovi degli accordi saranno automatici e legati alla prosecuzione degli ammortizzatori sociali.

“Il rinnovo automatico dei lavori di pubblica utilità e degli ammortizzatori sociali per i dipendenti ex Ilva  è una buona notizia, benché adottata in extremis dal Governo nell’ultimo giorno utile, visto che oggi scade l’accordo siglato lo scorso anno. Certamente questa soluzione è frutto anche dell’impegno di Regione Liguria, che nelle scorse settimane ha più volte sollecitato il governo, sia con lettere formali sia con ripetuti e assidui contatti telefonici”. Così il presidente della Regione  Giovanni Toti, ha commentato  l’accordo raggiunto per la prosecuzione dei lavori di pubblica utilità per 280 lavoratori dell’ex Ilva di Genova.

A rappresentare Regione Liguria all’incontro a Roma è stato Andrea Benveduti assessore allo Sviluppo Economico  che ha dichiarato: “Siamo soddisfatti. Tuttavia, urge finanziare una misura che non impatti sui progetti di riqualificazione del quartiere. Dobbiamo scongiurare che, in carenza di fondi, si creino contrapposizioni tra lavoratori e cittadini, portatori entrambi legittime istanze e aspettative“. Soddisfatto anche l’assessore alle Politiche del Lavoro Gianni Berrino: “Bene la scelta del rinnovo automatico, ma il governo avrebbe dovuto garantire una risposta efficace in modo più tempestivo, senza costringere i lavoratori a manifestare a tutela dei loro diritti”.

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