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20 Aprile 2024 13:36
20 Aprile 2024 13:36

Confermate le anticipazioni del CORRIERE DEL GIORNO: per l’ Avvocatura Generale dello Stato, la gara per l’ ILVA è regolare

La decisione per un eventuale annullamento della vendita viene comunque lasciata al Governo al termine del procedimento di verifica in autotutela che scade il 24 agosto. Ma solo un pazzo a questo punto rischierebbe una cuasa pressochè certa con Arcelor Mittal , che potrebbe costare miliardi di euro allo Stato e sopratutto non garantire occupazione, e stipendi a circa 20 mila operai e 300 imprese dell'appalto.

di Antonello de Gennaro

L’ Avvocatura dello Stato  ritiene che non ci siano vizi tali da richiedere l’annullamento in autotutela della gara per la vendita dell’Ilva alla cordata guidata da Arcelor Mittal, anche se la decisione finale viene rimandata al Governo. Lo hanno detto all’ agenzia di stampa Reuters due fonti vicine alla situazione, confermando indiscrezioni di stampa (anticipate in esclusiva 5 giorni fa dal CORRIERE DEL GIORNO n.d.r. ) sul parere dell’Avvocatura sulla legittimità della procedura di cessione del Gruppo ILVA in amministrazione straordinaria.

l’ anticipazione in esclusiva del 17 agosto pubblicata dal nostro giornale

L’Avvocatura non ha ritenuto che ci fossero gli estremi per l’annullamento in autotutela e ha rimesso la decisione al governo”, hanno detto le due fonti. Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, dopo aver deciso il rinvio al 15 settembre della decisione sul dossier, ha chiesto all’ufficio legale del Governo di valutare se la procedura di vendita delle acciaierie, portata avanti dal predecessore Carlo Calenda, contenesse vizi tali da richiedere un annullamento per tutelare gli interessi dello stato.

Oggi alcuni giornali hanno scritto che il parere dell’Avvocatura consegnato ieri al Ministero sostiene che nella procedura di vendita c’è stata qualche imperfezione ma si tratterebbe di vizi che non pregiudicano la validità della gara. Esattamente quello che abbiamo spiegato noi in tempi non sospetti. E che è stato confermato.

La decisione per un eventuale annullamento della vendita viene comunque lasciata al Governo al termine del procedimento di verifica in autotutela che scade il 24 agosto. Ma solo un pazzo a questo punto rischierebbe una cuasa pressochè certa con Arcelor Mittal , che potrebbe costare miliardi di euro allo Stato e sopratutto non garantire occupazione, e stipendi a circa 20 mila operai e 300 imprese dell’appalto.

 

 

In tarda serata alle 20:30 è arrivato un comunicato stampa del Ministro Di Maio: questo il testo integrale: “Nella serata di ieri sono arrivate le 35 pagine del parere dell’Avvocatura dello Stato, che avevo richiesto lo scorso 7 agosto. Il parere affronta sia le criticità rilevate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione che alcuni ulteriori profili segnalati all’attenzione dell’Avvocatura” aggiungendo che “persistono forti criticità  e nuovi elementi fondamentali che porterebbero al sospetto di illegittimità dell’atto. Il profilo più rilevante è legato a ‘eccesso di potere’ e cioè al cattivo esercizio dello stesso, non essendo stato tutelato il bene comune e il pubblico interesse a causa della negata possibilità di effettuare rilanci per migliorare l’offerta.

Secondo il comunicato stampa del Ministero  l’Avvocatura evidenzia una possibile lesione del principio di concorrenza: lo spostamento del termine al 2023 per l’ultimazione degli interventi ambientali avrebbe dovuto suggerire una proroga del termine per la presentazione di ulteriori offerte“, sostenendo che “in relazione alle tutele ambientali l’estrema importanza di ambiente e salute richiede altri necessari approfondimenti in materia”.

Ma il ministro Di maio stranamente si guarda bene dal rendere pubblico il parere. dell’ Avvocatura Generale dello Stato.  L’ufficio stampa da noi contattato sostiene che sarebbe stata l’ Avvocatura Generale dello Stato ad impedire la pubblicizzazione e pubblicazione online del proprio parere .Una giustificazione che ci lascia poco convinti sulla veridicità, trattandosi atti amministrativi di una gara pubblica.

Infatti anche il segretario generale della FIM-CISL Marco Bentivogli , ha contestato via Twitter queste affermazioni del ministro Di Maio, ricordandogli che il precedente Governo aveva reso pubblico il primo parere dell’ Avvocatura in sede di gara.

Anche il Ministro Calenda con una dichiarazione-video via Facebook in serata ha contestato le posizioni e dichiarazioni del Ministero dello Sviluppo Economico. smentendelo punto per punto, analiticamente, documenti alla mano.

 

Di Maio ha fretta perché sa molto bene  che il procedimento  dovrebbe essere ultimato entro 30 giorni, quindi entro il 24 agosto, ed il parere ricevuto dall’Avvocatura  è parte essenziale,  per definire fino in fondo la situazione, e sopratutto non lascia alcun spazio di “manovra”  . A partire dal problema occupazionale  che come ben noto , è il più complicato. I sindacati fanno sapere che  non hanno ricevuto alcuna convocazione ufficiale al Ministero per la riapertura il tavolo delle trattative con ArcelorMittal.  Nello stesso tempo bisognerà che qualcuno al Mise, qualora voglia giocare con il fuoco, innanzitutto trovi i soldi (stando attenti a non infrangere le normative UE)  per mandare avanti gli impianti dell’ ILVA che, secondo le dichiarazioni dei commissari, per poter funzionare almeno fino a dicembre 2018, hanno bisogno di 132 milioni di euro. Ed in cassa non ci sono.

L’ex viceministro e ora senatrice Pd Teresa Bellanova con una nota ricorda inoltre  che fra 35 giorni scade la proroga dell’amministrazione straordinaria e le casse di Ilva saranno vuote e sollecita Conte e Di Maio a “dire qualcosa di sensato”. Nel frattempo ricorda il valore dell’accordo che il Governo Gentiloni era riuscito a chiudere con ArcelorMittal e che invece i sindacati rifiutarono. “Quella ipotesi di accordo – dice la  Bellanovaprevedeva da subito 10mila lavoratori assunti da Arcelor Mittal, cui venivano garantiti i diritti economici e normativi acquisiti inclusa l’anzianità di servizio e l’articolo 18”.

Domani  alle 11:30 si terrà una conferenza stampa  al Ministero dello Sviluppo Economico. Noi chiaramente ci saremo.

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