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28 Marzo 2024 12:18
28 Marzo 2024 12:18

Centrale Cerano. I dirigenti Enel con un colpo svelano il bluff del M5S e di Emiliano

Il commento del coordinatore e consigliere regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Francesco Ventola, a margine dell’audizione in Commissione Ambiente dei dirigenti Enel della Centrale di Cerano
ROMA – Due bluff svelati in un sol colpo: quello del Movimento 5 Stelle, che chiede la chiusura della Centrale di Cerano perché considerata pericolosa per la salute dei brindisini, e quello del presidente della Regione Puglia Emiliano, che parla di decarbonizzazione con la stampa  ma non con l’Enel.
I dirigenti Enel ascoltati ieri in commissione per un’audizione alla Regione Puglia chiesta espressamente dai consiglieri  grillini, hanno smontato una per una le “tesi-copia e incolla” nefaste che vengono propinate ai giornali per cui ci sarebbe rischio più alto di mortalità e di contagio malattie nel brindisino.
Leonardo Palombi

Lo studio del professor Leonardo Palombi del Dipartimento di biomedicina e prevenzione dell’Università di Tor Vergata ha dimostrato  – commenta Francesco Ventola coordinatore e consigliere regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia,  “che non solo questo non è vero, ma che per le malattie cardiovascolari ci sono provincie pugliesi più a rischio pur non avendo una centrale al carbone. Così come la durata media della vita è in Puglia (fatta eccezione per provincia di Taranto) più alta di quella nazionale. Insomma i valori di inquinamento di Brindisi sono fra i più bassi d’Italia fra le città industrializzate. E quindi il M5S la smetta di gridare al lupo al lupo solo per conquistare titoli di giornali e creare un’allarme nei confronti di una società, che come è stato ribadito quest’oggi in commissione, pur non richiesto,  ha investito ingenti risorse per l’ambientalizzazione. Fosse stato così in altre zone della Puglia forse saremmo in condizioni diverse”

“Un capitolo a parte andrebbe dedicato al nostro presidente Emiliano che  – continua Ventola da Bari a Parigi, passando da Roma, va in lungo e in largo a sbandierare il suo progetto di de carbonizzazione di Cerano e Ilva, ma non ne discute mai in modo concreto e istituzionale con i soggetti che sono deputati. Oggi i dirigenti Enel hanno ribadito non solo che la Centrale non chiude – se accadesse sarebbe a rischio la sicurezza  dell’intero sistema energetico, è stato detto – ma che allo stato attuale non è prevista nessuna riconversione da carbone a gas. Di fronte a queste affermazioni pensare che Emiliano propone di trasferire l’approdo Tap a Brindisi per trasformare la centrale a gas non so se fa ridere per la boutade o piangere per la presa in giro.”
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