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29 Marzo 2024 07:29
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A Camerino, alla XXVI° edizione del Seminario internazionale di Architettura, 1° premio per la tesi di laurea a sei neolaureati del Politecnico di Bari

Dal 2012 laureandi e studenti di Architettura del Politecnico di Bari hanno partecipato al prestigioso concorso annuale del Seminario di Architettura e Cultura Urbana di Camerino e, sistematicamente, hanno ottenuto ogni anno lusinghieri risultati, così come dimostra anche il 2016. Ciò evidenzia un riconoscimento di qualità anche alla fonte formativa della Scuola di Architettura del Politecnico barese.

di Valentina Taranto

schermata-2016-10-12-alle-11-39-24Il progetto di ricerca sulla riqualificazione e risanamento urbano della Coronmeuse, quartiere di Liegi (Belgio), è valso il primo premio alla tesi di laurea in architettura di sei neo laureati del Politecnico di Bari. Il premio 2016, per la sezione “Progetti e Ricerche”, nell’ambito del tema d’anno, “Architettura Sociale”, è stato attribuito ai neo architetti dalla giuria del prestigioso Seminario di Architettura e Cultura Urbana di Camerino (MC), con sede presso la locale Università, nell’ambito della XXVI° edizione del concorso. I vincitori e componenti del laboratorio di laurea sono tutti pugliesi: Pamela Alberotanza (Toritto), Nadia Simone (Bisceglie), Giuseppe Tricase (Conversano), Maria Teresa Torelli (Toritto), Valentina Zecchillo (Bisceglie), Andrea Toscano (Valenzano).

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La tesi di ricerca sulla città di Liegi coordinata dai docenti: Matteo Ieva, Ignazio Carabellese, Francesco Ruggiero, ha approfondito lo studio del tessuto urbano e dei tipi edilizi dei quartieri nati tra il XIX e il XX secolo. Il progetto di sintesi finale si è concentrato sulla riqualificazione del quartiere fieristico di Coronmeuse, a ridosso del fiume Mosa, sede in passato di esposizioni universali e attualmente in parziale stato di degrado. Confermata la sua vocazione originaria, l’elaborazione progettuale propone un’ipotesi di “riammagliamento” del nuovo sistema fieristico con il circostante tessuto e con il waterfront opposto, a cui si connette tramite un ponte pedonale, su cui si organizzano residenze.

Nell’ambito dell’edizione 2016, altro riconoscimento, in qualità di “progetto segnalato” è andato alla tesi di laurea in architettura dedicata al castello normanno di Ginosa (TA) e al suo progetto di salvaguardia e valorizzazione. Gli autori: Martino Marasciulo (Fasano); Angela Colamonico (Santeramo); Carla Castellana (Putignano); Antonio Albanese (Locorotondo); Federica Fiorio (Bitonto); Federica Allegretti (Monopoli) partendo dallo studio della documentazione storica e dalle indagini in sito, propongono la restituzione dello stato di fatto del Castello attraverso la rifunzionalizzazione dello stesso prevedendo una nuova destinazione d’uso che abbia come obiettivo quello di favorire ed incentivare l’attrattività del territorio attraverso un’attività di promozione e sviluppo economico e sociale. Per tale lavoro di ricerca finale i neo laureati sono stati guidati dai docenti: Rossella de Cadilhac, Nicola Parisi, Gabriele Rossi, Gian Paolo Consoli, Dora Foti.

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E infine, altro “progetto segnalato” è quello sviluppato, nell’ambito del Laboratorio di Progettazione Architettonica, dagli studenti di architettura, Simona Ricchitelli (Bisceglie), Francesca Pinto (Acquaviva delle Fonti), e Daniela Mastrogiacomo (Bisceglie), con la guida dei docenti, Matteo Ieva e Antonio Riondino. Il progetto proposto a Camerino riguarda il risanamento di un ambito periferico della città di Cerignola, costituito da un costruito frammentario e fortemente “smagliato”, attraverso l’inserimento di una piazza cinta da edifici speciali e da residenze unifamiliari.

Dal 2012 laureandi e studenti di Architettura del Politecnico di Bari hanno partecipato al prestigioso concorso annuale del Seminario di Architettura e Cultura Urbana di Camerino e, sistematicamente, hanno ottenuto ogni anno lusinghieri risultati, così come dimostra anche il 2016. Ciò evidenzia un riconoscimento di qualità anche alla fonte formativa della Scuola di Architettura del Politecnico barese.

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