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28 Marzo 2024 12:13
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70° Festival di Sanremo, vince Diodato con “Fai rumore”

Diodato vince la 70esima edizione del festival di Sanremo. Secondo Gabbani e terzi i Pinguini Tattici Nucleari. Al vincitore anche il premio della critica Mia Martini. "Ho lavorato al testo, a mettere a fuoco quello che volevo dire. Sentivo la necessità di abbattere i muri dell'incomunicabilità, di far arrivare la mia voce e far sentire un dialogo. Un invito a bruciare quei silenzi che amplificano delle distanze e considerazioni false che creiamo noi stessi".All'interno tutto quello che gli altri non vi hanno raccontato su Diodato.

di Francesca Laura Mazzeo

ROMADiodato con il brano “Fai rumore” ha vinto la 70esima edizione del Festival di Sanremo, una vittoria che non è stata una grandissima sorpresa, condiderando che già sabato all’inizio della finale era primo nella classifica provvisoria. Al secondo posto Francesco Gabbani che ha dedicato la sua canzone “Viceversaa tutte le persone deboli“ed al terzo i Pinguini Tattici Nucleari. Al vincitore assegnato anche il premio della critica “Mia Martini” e quello della Sala Stampa “Lucio Dalla“, per la sezione Campioni.. Si conclude così l’edizione più lunga, con la vittoria del cantautore tarantino d’adozione.

Antonio Diodato, 38 anni, è nato ad Aosta il 30 agosto 1981, ormai romano d’adozione, ma le sue origini sono pugliesi di Taranto, città dove è cresciuto. I suoi primi lavori sono stati realizzati a Stoccolma, dove ha partecipato a una compilation lounge cantando il brano Libiri (che avrebbe dovuto essere Liberi ma viene storpiato dai produttori svedesi con i DJ svedesi Sebastian Ingrosso e Steve Angello, che andranno a formare qualche anno dopo gli Swedish House Mafia. Tornato in Italia, si è laureato al DAMS dell’Università degli Studi Roma Tre in Cinema, televisione e nuovi media.

Il primo avvicinamento di Diodato al festival di Sanremo è proprio l’anno del suo debutto discografico, il 2013, e quello successivo viene selezionato nelle Nuove proposte con il brano Babilonia. Il 19 e 21 febbraio 2014 è al Teatro Ariston per la prima volta e arriva secondo, appena dietro Rocco Hunt. Ma il riconoscimento più alto gli arriva proprio da un regista, Paolo Virzì, che gli consegna il premio della giuria di qualità. Quest’anno viene chiamato a partecipare al Festival  per la terza volta, con “Fai rumore” con il quale ha vinto il Festival di Sanremo 2020, brano fa parte del disco “Che vita meravigliosa”, in uscita il 14 febbraio 2020.

Lo stesso Diodato racconta come è nata la canzone e il significato del testo: “”E’ nato in un pomeriggio, ero in questo studio con Edwyn Roberts, che ha collaborato con me per questo brano. Lui stava suonando al piano, io ero seduto sul divano e ho cominciato a cantare col microfono. Si è creata una magia, non c’erano ancora tutte le parole, solo accenni… Ma la parte finale del brano è esattamente quella che abbiamo registrato quel giorno. Mi ricordo che avevo gli occhi chiusi”

“Quando li ho riaperti, io ed Edwyn siamo scoppiati a ridere perché era una risata di emozione, era successo qualcosa di magico.- continua Diodato –  Ho lavorato al testo, a mettere a fuoco quello che volevo dire. Sentivo la necessità di abbattere i muri dell’incomunicabilità, di far arrivare la mia voce e far sentire un dialogo. Un invito a bruciare quei silenzi che amplificano delle distanze e considerazioni false che creiamo noi stessi”

Alla terza partecipazione al Festival sul palco dell’Ariston, la seconda tra i “Big”, il cantautore Diodato ha trionfa con l’intenso brano “Fai rumore”, un atto di ribellione che fotografa l’amore nel senso più ampio possibile e allo stesso tempo un invito ad abbattere i muri dell’incomunicabilità.

In conferenza stampa l’altro giorno Diodato aveva detto: “Sono stati mesi incredibili che mi stanno dando una soddisfazione immensa. Da “Che vita meravigliosa” a “Fai rumore” è stato compreso il pensiero che c’era dietro e questa è la cosa più importante. La cosa più bella è sentirsi dire: “hai scritto la mia canzone” Questa è la cosa più bella per me”. spiegando ai giornalisti il suo pezzo sanremese : “Sarà capitato a tutti di allontanarsi da un’altra persona. Questo è un invito a far sentire la propria umanità con un rumore dolce. Quei silenzi che si creano rischiano di amplificare anche dei silenzi errati. E’ un invito a provare a non distruggere ciò che di buono c’è stato nel vissuto. Oggi ci sono due grandi divisioni nella nostra società: una parte troppo rumorosa composta da urlatori che si vogliono imporre con determinati slogan, dall’altra parte c’è un altro mondo che non si riconosce e che talvolta rimane troppo in silenzio. Ecco, questa canzone è anche un invito a loro a manifestare il loro dissenso facendo attenzione alle parole“.

 

Nel festival delle maschere e dei travestimenti, come da scommessa legata agli ascolti, Amadeus entra in scena con la parrucca bionda di Maria De Filippi nella serata finale dell’edizione numero 70 di Sanremo. Ad introdurlo è Fiorello, dopo aver incitato il pubblico, tra i sorrisi ed un pizzico di emozione, a fare un grande applauso per l’amico Amadeus. E’ poi il momento del duo “Gli Amarello” (cioè Amadeus più Fiorello) nell’interpretazione di ‘Un mondo d’amore‘ di Gianni Morandi.

Amarcord sul palco dell’Ariston per Amadeus e Fiorello, che hanno iniziato la loro carriera nello spettacolo insieme a Radio Deejay. “Ci chiamavano i ragazzi di via Massena, e se siamo arrivati fino a qui – dice il conduttore – lo dobbiamo a Claudio Cecchetto“. “Ciao Claudio”, gli fa eco Fiorello. Nei giorni scorsi in sala stampa, ritirando il premio Assomusica intitolato a David Zard, Fiorello ha colto l’occasione per rendere omaggio anche a Franchino Tuzio e Bibi Ballandi ai quali sono legati i suoi esordi e i suoi grandi successi.

“I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo Bis: la la risposta la daremo alla fine di questa puntata, la settimana prossima”. Tra il serio e il faceto, ironizzando sulla durata monstre delle serate del festival, Fiorello lo annuncia a sorpresa all’inizio della finale, poi chiama l’applauso per Amadeus, “perché lo merita, veramente“, e si emoziona.

Un piccolo retroscena: SkyTg24 nel suo rullo di notizie ha dato notizia della vittoria di Diodato, 40 minuti prima  della proclamazione avvenuta alle  02,34 dal palco dell’Ariston . Il canale ‘all news’ di Sky ha poi eliminato la notizia e successivamente si è scusato per l’incidente. “La direzione di Sky Tg24 chiarisce che per errore è stata pubblicata sul ticker un’ultim’ora sul vincitore di Sanremo, nonostante non fosse arrivata alcuna notizia in tal senso ai giornalisti della testata”, ha precisato l’emittente, spiegando che “al momento dell’annuncio della terna dei finalisti, il ticker è stato programmato con i nomi di tutti e tre i concorrenti e per errore è stata pubblicata la stringa con il nome di Diodato. Non appena è stato segnalato l’accaduto, l’ultim’ora è stata cancellata“.

 

Diodato ha dedicato la sua vittoria alla mia famiglia che ha fatto tanto rumore nella mia vita e anche in questi giorni“, ma sembrerebbe che la canzone sia stata ispirata da un’altra partecipante a Sanremo, cioè la cantautrice Levante (arrivata 12esima in classifica). Almeno è quanto suggerisce l’amico comune Coez, che pare che ieri sera nel backstage si sia rivolto alla giovane chiedendole “Fai rumore è dedicata a te, eh?“.

Diodato parla della “sua” Taranto

Bello e sincero l’abbraccio finale tra Amadeus e Fiorello che ballano un lento abbracciati stretti stretti e con gli occhi socchiusi Amadeus e Fiorello mentre aspettano il verdetto per la proclamazione dei vincitori: “Questo festival non sarebbe stato così se non avessi avuto accanto a me tutti i giorni il mio amico da 35 anni, Rosario Fiorello”, sottolinea Amadeus. “È stato bello, bello bello” ha aggunto Fiorello, e la standing ovation del Teatro Ariston è tutta per lui

Questa la classifica finale:

1° Diodato

2° Francesco Gabbani

3° Pinguini Tattici Nucleari

Le Vibrazioni

Piero Pelù

Tosca , 7° Elodie, 8° Achille Lauro; 9°  Irene Grandi; 1o° Rancore; 11° Raphael Gualazzi; 12° Levante; 13° Anastasio; 14° Alberto Urso; 15° Marco Masini; 16° Paolo Jannacci; 17°  Rita Pavone ; 18° Michele Zarrillo;  19° Enrico Nigiotti ;  20° Giordana Angini ; 21° Elettra Lamborghini ; 22° Junior Cally; 23° Riki.

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